Dieta per atleti agonisti professionali o amatoriali
Ogni dieta deve essere personalizzata e necessariamente soggettiva. Ma molto spesso ciò non basta per scardinare i radicati stereotipi dell’alimentazione che si insediano nelle menti di chi legge riviste pseudoscientifiche o ascolta i consigli poco chiari di chi ne sa poco nel campo della nutrizione.
La dieta per uno sportivo è l’essenza della personalizzazione terapica, poiché ogni disciplina ed ogni livello di agonismo è determinato da inquadramenti soggettivi dell’atleta sia per ciò che riguarda il piano d’allenamenti che per quanto concerne l’alimentazione. Eppure, paradossalmente, l’atleta novello o l’esordiente sportivo tendono a seguire sconclusionati consigli che molto spesso portano a decadimenti fisici, problematiche osteomuscolari e difficoltà d’incremento delle prestazioni proprio per la mancata pianificazione del piano alimentare.
Ogni sportivo ha necessità di conoscere il proprio corpo per poter rendere completamente nell’esercizio svolto, pertanto è sempre consigliabile fare una visita per la valutazione delle masse corporee affinché si conoscano i particolari del proprio fisico e si capisca su che cosa si debba lavorare con alimentazione e training.
Un esempio? se per un pugile peso welter fosse importante sottostare ai 66,7 kg per mantenere la categoria ma tale peso è determinato da una % di massa grassa adiposa elevata a discapito di una giusta idratazione e della massa muscolare, esso potrebbe partecipare ad ogni incontro ma con esigue possibilità di successo rispetto al concorrente con la % di massa grassa posta ai limiti bassi e con una mole muscolare elevata.